Installation – 2019
photographs, video, sound panning, chalk,
scotch paper (enviroment size) 

Project involving people in the city and in the gallery.


This work developed through a path of signs in the city of Quebec City. A mapping that identifies some points of passage and break where I have drawn simple geometric shapes on the ground. Passers-by were asked to enter in the shape and stay inside it for the desired time. At the end I asked them to give a feedback about this personal experience. The installation in the gallery space returns, in a new version, the experience lived in the city, creating an immersive environment composed of the sound of voices, the projected video of places in the city and the shapes in the floor available to ‘welcome’ visitors . Temps d’arrêt is a moment of absence / presence that reflects on the concept of a personal “place” where you can stop in relation to the large common space of the city. A brief interruption of daily time to recreate a deeper connection with the present moment.

Questo lavoro si è sviluppato attraverso un percorso di segni nella città di Quebec City. Una mappatura che individua alcuni punti di passaggio e di sosta in cui ho tracciato semplici forme geometriche a terra. Ai passanti è stato chiesto di entrare nella forma e rimanervi per il tempo desiderato e al termine di raccontare le sensazioni avute da questa esperienza. L’installazione nello spazio della galleria restituisce, in una nuova versione, l’esperienza vissuta in città, creando un ambiente immersivo composto dal suono delle voci, dal video proiettato di luoghi della città e dalle forme nel pavimento disponibili ad ‘accogliere’ i visitatori. Temps d’arrêt è un momento di assenza / presenza che riflette sul concetto di “luogo” personale in cui è possibile fermarsi in relazione al grande spazio comune della città. Una breve interruzione del tempo quotidiano per ricreare una connessione più profonda con il momento presente.

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